Cuba, dentro il mausoleo di Santa Clara, dove riposa Che Guevara

28 ottobre 2022 alle 14:21

"Qui il Che comanda il gruppo dei suoi guerriglieri. Come in Bolivia". Questo dice la giovane direttrice del Mausoleo dove riposano i resti di Ernesto Guevara De La Serna, per tutti il Che. Gli fanno compagnia altri componenti della sfortunata spedizione boliviana.

E non poteva che essere Santa Clara la città in cui Fidel Castro, il 17 ottobre del 1997, inaugurò la grande piazza, la statua, il mausoleo e il museo dedicato al medico argentino, uno dei principali capi della rivoluzione. L'uomo che il 1 gennaio 1959, al comando di 320 Barbudos, conquistò la città, dopo 3 giorni di furiosi combattimenti. Riuscendo a sconfiggere i soldati del dittatore Fulgencio Batista. Che erano nettamente superiori come numero, ma che furono sopraffatti dall'incredibile volontà e dall'audacia di pochi uomini pronti a tutto. Tra cui il famoso "plotone suicida".

Così il Che chiamava quella formidabile pattuglia, guidata dal contadino Roberto Rodriguez Fernandez, detto El Vaquerito, che riuscì a sabotare e sequestrare un treno carico di armi inviato dal governo di Batista per rifornire i suoi soldati. Un episodio decisivo per le sorti Rivoluzione, che vide quindi a Santa Clara il suo epilogo e che favorì la discesa dei rivoluzionari verso La Habana. In quei 3 giorni storici tutta la popolazione appoggiò i guerriglieri del Che, da allora eletto idolo e figlio prediletto di Santa Clara. Un mito che  resiste ancora oggi. Raccontato ai nipoti dai testimoni di quelle giornate di fuoco. Sono passati 55 anni dalla morte in Bolivia di Ernesto Che Guevara. Il medico-condottiero la raggiunse nel 1967, per contribuire anche in questo paese alla rivoluzione. Un'operazione su cui Fidel Castro aveva sempre nutrito grandi dubbi e aveva tentato invano di evitare."È un covo di spie, non fidarti, la popolazione non è pronta", disse più volte all'amico fraterno. Niente da fare: l'ostinazione guerrigliera del Che era più forte di tutto.

In Bolivia infatti, isolato e con pochi uomini, Guevara trovò la morte. Assassinato a sangue freddo, dopo essere stato catturato, da un ufficiale ubriaco dell'esercito boliviano, per volere del dittatore René Barrientos Ortuno e soprattutto della Cia. Quel giorno però a La Higueira, un piccolo villaggio sperduto, non si uccise solo un guerrigliero: si rese immortale un uomo. E la sua città per eccellenza: Santa Clara.