A Sassari, in Piazza Castello, questa sera si è svolta una manifestazione contro l'eventuale smaltimento in Sardegna delle scorie nucleari, per tenere sempre alta l'attenzione dell'argomento nei confronti dell'opinione pubblica isolana. La manifestazione odierna è stata organizzata dalle associazioni "Domo de Totus" e "Friday for Future".

Il pericolo denunciato è sempre lo stesso: che la Sardegna possa essere scelta per "ospitare" il deposito unico delle scorie nucleari, visto che 14 aree su 67 dell'elenco reso pubblico dalla Sogin indicano appunto località sarde. Le due associazioni hanno organizzato un dibattito appassionante."Nel 2011 -sostiene Celeste Brandis, la presidentessa di Sa Domo de Totus - i sardi sono stati chiamati a votare per il referendum regionale sull'eventuale costruzione di centrali elettronucleari o deposito di scorie nell'isola. In quell'occasione il "NO scorie" ha stravinto. Ciò però non è bastato a stralciare la Sardegna dalla mappa pubblicata dalla Sogin". Le associazioni si sono rivolte anche a Nicola Culeddu, ricercatore del CNR e attivista storico della battaglia No scorie."Immaginate se gli antichi egizi o i sumeri avessero realizzato un deposito di scorie nucleari.- ironizza Culeddu - Oggi avremmo i cartelli in geroglifici e in caratteri cuneiformi. Forse non sapremmo neanche leggere cosa c'è scritto. È un'ipoteca troppo gravosa per il popolo sardo. Dobbiamo opporci con decisione". Luana Farina, portavoce di Caminera Noa, altro gruppo presente, rimarca un concetto."È gravissimo che lo Stato per mezzo della Sogin abbia ignorato la volontà popolare dei sardi. - dice la donna - La Sardegna deve essere immediatamente stralciata da ogni lista governativa perché la volontà del popolo sardo è indiscutibile e la volontà dei popoli va rispettata".

Per Friday for Future, il movimento ambientalista internazionale nato dall'esempio dell'attivista svedese Greta Thunberg, parla per tutti il giovane esponente Lorenzo Paolichi."Le scorie - afferma - sarebbero uno schiaffo ad un territorio già martoriato dall'inquinamento industriale e militare".

Nel video, l'intervista a Nicola Culeddu, 58 anni esponente del CNR.
© Riproduzione riservata