Una piazza e un centro di aggregazione al posto di un antico acquedotto, una struttura architettonica chiamata "Boccia di l'eba", realizzata intorno al 1935 in via Turreni per servire il quartiere Monte Agellu a Porto Torres.

Due anni fa l'approvazione da parte della Regione del progetto presentato dalla precedente amministrazione, con un finanziamento di circa 450mila euro, e ora la spinta del gruppo della maggioranza Pd per sbloccare i fondi "per creare uno spazio fisico, una piazza da assegnare al quartiere in modo da riavvicinare i bambini, i giovani e gli anziani alla vita sociale e culturale".

L'argomento al centro della commissione Urbanistica presieduta da Gavino Sanna. Quell'area ha delle connotazioni storico-culturali, con due serbatoi nell'interrato ancora in buono stato che allora fornivano l'acqua alla città, e dove si intende realizzare una scala adiacente per consentire anche ai disabili di arrivare al piano terra. "Con quel finanziamento vorremmo qualificare un'area, realizzando strutture per l'abbattimento delle barriere architettoniche - spiega il capogruppo dem, Gianpiero Madeddu - bonificare la struttura in eternit e dotarla di pannelli fotovoltaici, e soprattutto una piazza attrezzata con giochi per bambini".

Nelle strutture storiche ancora in piedi e in condizioni ottimali, l'obiettivo condiviso con il sindaco Massimo Mulas è quello di fare un intervento di ristrutturazione per farne dei laboratori artigianali o delle botteghe al fine di affidarli in gestione a società o cooperative. L'idea era partita dall'ex assessore Giovanni Manca che proprio in quel punto aveva individuato il luogo dove realizzare una piazza.
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