“Questo è un appuntamento con la storia, con la nostra storia, una giornata di ricordo e di riflessione e quest’anno che sta segnando le nostre vite con la pandemia lo è ancora di più. Pur con le dovute eccezioni stiamo assaporando il gusto amaro della mancanza di libertà e dell’assenza di quella affettività che invece la guerra comunque in qualche modo ha concesso”.

Parole del sindaco di Porto Torres Sean Wheeler nel giorno della commemorazione del 25 Aprile, una cerimonia ristretta che si è svolta nel piazzale dei Caduti della Corazzata Roma, sul colle di Balai, alla presenza del presidente del consiglio, Gavino Bigella e di una delegazione della Polizia locale, della compagnia Barracellare e del gruppo Cisom di Porto Torres.

Nel giorno del 75esimo anniversario della Liberazione, il primo cittadino ha voluto ricordare i caduti della seconda Guerra mondiale, in particolare la figura di Giuseppe Migheli, un giovane aviere portotorrese in servizio presso la scuola specialisti della Regia Aeronautica ad Orvieto. Il giovane soldato a seguito dei tristi eventi legati all’armistizio dell’8 settembre del 1943 si unì ad una formazione partigiana, e cadde come tanti altri per la causa della Liberazione nell’aprile del 1944 a Ranziano.

La sua storia è stata ricordata da Moreno Nocco, l’appassionato di storia che scrisse un libro in ricordo di tutti i caduti turritani durante la guerra. “La speranza e l’augurio – ha detto Nocco – è che il loro sacrificio non venga mai dimenticato e che il loro ricordo diventi sempre più forte”.

Le immagini della cerimonia a Balai.
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