Un piano di Protezione civile approvato dall'amministrazione comunale di Porto Torres il 18 maggio del 2016, ma che a distanza di quattro anni non dispone di un corpo di volontari, un gruppo operativo capace di intervenire nelle situazioni di emergenza. In un momento in cui niente è più come prima, la costituzione di un gruppo di Protezione civile è diventato fondamentale.

E' quanto è emerso nella riunione della commissione competente presieduta da Anna Rita Cirotto e convocata alla presenza dell'assessore Daniele Amato e della comandante della Polizia locale, Katia Onida.

Istituito il Coc - Centro operativo comunale - organismo che opera dall'interno per dare le direttive alle associazioni di volontariato in caso di rischio, così come è stato creato il Comitato di Protezione civile costituito dalla figura del sindaco.

"Ma quello che manca sono i fondi e le energie, le risorse economiche e umane disponibili per far fronte alle emergenze, un gruppo autonomo dalle associazioni ma che operi in collaborazione con queste realtà, persone giovani e formate - sostiene la comandante Onida - così come è fondamentale istituire un ufficio di Protezione civile, con mezzi e strutture, capace di far fronte alla logistica e alla parte giuridico-amministrativa, vitale per muoversi prima che l'evento si verifichi e per avere cautele anche dopo".

Tutto questo per evitare ritardi negli interventi urgenti. "Ma se non abbiamo persone e volontari da dedicare a questo tipo di attività si rimane indietro, come è successo in questi anni per colpa della politica, - aggiunge la comandante - e a questo aggiungo la necessità di nominare un coordinatore della Protezione civile che non è detto debba essere il comandante della Polizia locale".

L'istituzione del gruppo di Protezione civile comporta anche l'approvazione in consiglio di un Regolamento e di uno Statuto.
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