Un'autocertificazione da compilare ogni domenica di mercatino, un canone di cinque euro per garantire la certezza del posteggio (come accade al mercato Cuore di Sant'Elia), l'obbligo di mantenere lo spazio pulito al termine di ogni giornata.

E ancora: eventi musicali e culturali per far conoscere le diverse anime (rom, magrebina) del mercato. Sono queste in sintesi le proposte che 150 venditori ambulanti del mercatino dell'usato di via Po e via Simeto hanno presentato al Comune.

"Un progetto di autogestione che mettiamo al vaglio dell'amministrazione per far ripartire questo mercatino", spiega Enrico Rubiu, Usb-Cagliari, durante la presentazione del progetto nel corso di una conferenza stampa sotto palazzo Bacaredda.

Per la terza volta in due settimane, i venditori di via Po e via Simeto sono tornati sotto il Municipio per chiedere "la riapertura di un mercato che rappresenta una boccata d'ossigeno per gli operatori", fermi dallo scorso marzo, "e un'attrazione turistica per Cagliari", spiega ancora Rubiu. "Come ci aveva chiesto il sindaco, presentiamo una proposta organica per regolamentare il nuovo mercato. Adesso aspettiamo fiduciosi la risposta dell'amministrazione".
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