Sono trascorsi cinque anni da quando la Casa circondariale di Iglesias è stata chiusa e da allora ha contribuito ad allungare l'elenco di strutture in abbandono. Ora ci si chiede quale possa essere il destino della struttura che resta in capo al Ministero della Giustizia.

Il sindaco Mauro Usai assicura che l'amministrazione vuole essere protagonista in un eventuale progetto di riconversione che però, al momento, pare non esista.

Anche l'epilogo dell'ex carcere di Iglesias è legato alla "spending review" e a evitarne la chiusura non è bastata la mobilitazione promossa da familiari dei detenuti, organizzazioni sindacali e parlamentari. L'ex deputato Mauro Pili (Unidos) aveva presentato anche un esposto alla Corte dei Conti, ipotizzando un danno erariale di 10 milioni di euro.

La Caritas, in prima linea con i suoi volontari per il recupero dei detenuti, promosse una petizione e raccolse migliaia di firme, ma non bastò a scongiurare un destino già segnato. Prima ci fu il trasferimento di tutti i detenuti, con la motivazione, sempre smentita dalle organizzazioni sindacali, del guasto all'impianto di riscaldamento.

Poi quello degli agenti di polizia penitenziaria, dopo alcuni mesi passati a fare da custodi della struttura.
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