Una pianura alluvionale tra le più fertili della Sardegna, prevalentemente coltivata a ortaggi e soprattutto carciofi, la cui qualità è riconosciuta anche a livello internazionale. Stiamo parlando della bassa valle del fiume Coghinas, corso d'acqua che sfocia presso Valledoria, il centro agricolo (e turistico) tra i più importanti della zona.

Le piogge abbondanti di questi giorni hanno allagato, quasi soffocato, i campi coltivati, portandosi via anche la concimazione appena eseguita. I danni sono stati provocati non solo dalle precipitazioni, ma in particolar modo dall'esondazione dei canali di bonifica, indispensabili al drenaggio dell'acqua della valle. La tracimazione ha prodotto perdite economiche ingenti, per ora nemmeno quantificabili. Diverse raccolte, specie di carciofi, oramai imminenti, sono a rischio.

Gli agricoltori della valle puntano ancora il dito contro il Consorzio di bonifica del nord Sardegna, reo, a loro dire, "di non avere proceduto da anni alla pulizia dei canali che, ostruiti da canne, rovi, addirittura alberi, esondano alle prime piogge". A parlare per tutti è Giovanni Pes, 48 anni, presidente della cooperativa ortofrutticola della valle del Coghinas (da sola 200 ettari coltivati a carciofi, a fronte dei 1800 complessivi della valle). "Per il quarto anno consecutivo il Consorzio non è riuscito a pulire i canali e nemmeno prende in considerazione l'esecuzione dei lavori- spiega Pes - Con il Consorzio abbiamo già diverse cause legali in corso per altri danni subiti. Saremo costretti a procedere ad un'altra causa".
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