Circa duecento persone in marcia ad Assemini per esprimere solidarietà a Demis Elida, 30 anni, nato nelle Filippine, aggredito brutalmente giovedì scorso su un bus del Ctm da tre ragazzi che lo hanno scambiato per cinese e accusato di essere portatore di coronavirus. Il sindaco Sabrina Licheri ha ringraziato tutti i presenti e aperto il corteo che ha ripercorso le tappe di quella sera terribile.

In via Carmine molti si sono soffermati davanti alla fermata del bus alla quale il giovane è sceso per correre fino a casa dell'ex fidanzata e chiedere aiuto.

Sull'aggressione indagano i carabinieri. Demis Elida giovedì alle 21 ha preso un bus della linea 1 in via Sonnino, è sceso in via Roma, ha raggiunto a piedi piazza Matteotti e qui è salito sul 9 in partenza per Assemini.

È qui che tre ragazzi hanno iniziato a picchiarlo. Non si sono fermati neppure quando, giunto in via Carmine, Demis è sceso dal mezzo. Il cameriere si è trascinato fino a casa dell'ex fidanzata che lo ha accompagnato al pronto soccorso del Brotzu: i medici gli hanno assegnato trenta giorni di cure, ma saranno molti di più quelli necessari a superare lo choc e la paura.
© Riproduzione riservata