Non si fa prendere dal panico ma, saggiamente, adotta tutte le precauzioni per scongiurare il contagio: lavare continuamente le mani e indossare la mascherina.

Enrico Santus Aversano - 33 anni, ricercatore iglesiente specializzato nel settore dell’intelligenza artificiale - racconta come si sta vivendo a Hong Kong l’emergenza coronavirus.

"La situazione qui è critica, le strade sono semideserte, in giro c'è poca gente e tutti hanno le mascherine. Ormai non se ne trovano più: ho visto persone in fila, nelle farmacie, fare a gara per le ultime rimaste".

Il giovane è nell’ex colonia britannica per una vacanza, in attesa di ottenere il visto per rientrare negli Stati Uniti dove (nel New Jersey) dovrà iniziare a lavorare per la casa farmaceutica Bayer.

Una nuova, prestigiosa, esperienza professionale, dopo quella al Mit, università di ricerca statunitense tra le più importanti al mondo. Enrico - diploma al Minerario di Iglesias e laurea a Pisa in Linguistica computazionale - era già stato a Hong Kong per l’Erasmus e quattro anni di dottorato.

La sua esperienza professionale lo ha portato anche a sviluppare ricerche nella lotta al tumore al seno.
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