Per lo sbarco dei migranti dalla Sea Watch "la competenza non è della politica ma della magistratura: di fronte alla palese violazione di un provvedimento e delle regole internazionali la magistratura disporrà le proprie iniziative".

Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Osaka, dove è arrivato per il G20.

"Nel momento in cui - ha aggiunto - l'Italia dispone che si arriva solo in modo regolare qualunque comandante del mondo deve rispettare questo". Il comandante della Sea Watch "che ha continuato a insistere ritenenedo che solo l'Italia fosse l'approdo e che mantiene delle persone in questa situazione da oltre dieci giorni ha assunto una condotta di una gravità inaudita", ha spiegato il premier.

"I casi di emergenza - ha poi sottolineato - ci portano dei dilemmi ma qui le cose sono molto chiare: abbiamo una nave, un comandante, che si è preso una grande responsabilità, si è posto volontariamente in una situazione di necessità. Non dovete dimenticare che staziona nelle acque internazionali da diversi giorni e il 15 giugno è stato preso un provvedimento dal ministro dell'Interno di concerto con i ministri della Difesa e delle Infrastrutture che vieta l'ingresso, la sosta e l'approdo nelle acque territoriali".

"Ora - ha concluso Conte - la questione è nelle mani non del governo ma della magistratura, fermo restando che abbiamo assunto iniziative diplomatiche, io incontrerò Rutte e inviterò il governo olandese a valutare la condotta di una nave che batte la bandiera di quel Paese".

(Unioneonline/L)
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