Coop del latte in difesa del pecorino romano: "Anche contro i dazi valorizzare le razze ovine autoctone"

17 marzo 2025 alle 13:36

La difesa del pecorino romano attraverso la ridefinizione del disciplinare di produzione con la valorizzazione delle razze ovine autoctone. Unico modo per rafforzare la sua presenza sul mercato e difenderlo dalle insidie dei dazi di Trump. Intervengono Agrinsieme e le maggiori cooperative lattiero casearie dell’isola: “La Regione deve battere un colpo per tutelare un prodotto fondamentale per l’economia sarda”.  

L’iniziativa di oggi arriva dopo numerose attività di sensibilizzazione avviate nelle ultime settimane: dall’invio di una lettera al Ministero dell'Agricoltura affinché intervenga per la difesa e quindi una maggior valorizzazione della Dop, con una caratterizzazione produttiva sulle razze inserita nel disciplinare, a un incontro con l’assessore dell’Agricoltura, Gianfranco Satta, a cui è stato chiesto che la politica regionale prenda una posizione chiara per tutelare tradizione ed eccellenza, allevamenti tipici e difesa di un ambiente e di un paesaggio che- è stato detto - “sono il frutto del pascolamento dei milioni di pecore di razza sarda che contribuiscono ogni giorno alla cura del territorio in ambito di dissesto idrogeologico e lotta agli incendi”. I produttori hanno espresso forte preoccupazione per l'eventuale introduzione di dazi che potrebbero penalizzare il pecorino romano nel mercato degli Stati Uniti. Nel video le interviste a Daniele Caddeo (coordinatore regionale Agrinsieme), Salvatore Palitta (presidente delle cooperative Agriexport e La Concordia), Giuseppe Patteri (vicecoordinatore regionale Agrinsieme e presidente regionale Copagri) e Stefano Taras (presidente di Confagricoltura Sardegna).