A Sant'Antioco sbarco di migranti con gatto (siamese) al seguito
Sbarco con gattino al seguito. È successo due giorni fa a Sant’Antioco, dove un gruppo di migranti soccorso dalla Guardia di finanza, è stato scortato fino al porto dove, oltre ai volontari del soccorso per i migranti, è stato allertato anche il servizio veterinario della Asl.
«Siamo stati contattati dalla Guardia di finanza per un’emergenza che riguardava un gruppo di migranti - dice il responsabile del servizio veterinario della Asl, Massimo Maggio - che avevano con loro un gatto. Inizialmente anche il collega che era in turno era incredulo, poi abbiamo fatto quello che è previsto dal protocollo. L'animale era trattato benissimo, nutrito bene e apparentemente, in buona salute. Ha viaggiato anche lui nel barchino soccorso al largo ed era alloggiato in un trasportino».
Il gatto ha condiviso la traversata con il padrone che, nell’affidare al destino il proprio futuro, ha voluto portare con se il felino domestico. «È ricoverato a Sant’Antioco presso i nostri ambulatori e gode delle coccole di tutti noi - ha aggiunto il veterinario - spero che dopo la quarantena che servirà per capire se il gatto ha qualche malattia, possa ricongiungersi al proproietario, perché ha decisamente dimostrato di occuparsene molto bene». Resta da definire se il gatto possa stare con la donna nel centro di assistenza per i migranti.