Un patentino digitale, che certifichi le competenze di studenti e insegnanti su sicurezza online, cyberbullismo, fake news, hate speech e dipendenze digitali. È l’approdo dell’iniziativa presentata ieri durante il convegno su “Patentino digitale – Tutela dei minori nell’era digitale” organizzato dal Corecom Sardegna a Cagliari, nel Consiglio regionale.
Online for Life
Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, ha presentato il progetto “Online on Life”, «un’iniziativa di media education voluta dal Corecom Sardegna e attuata in collaborazione con la Fondazione articolo 49 e l’Ufficio Scolastico regionale della Sardegna». Si tratta di un percorso gratuito dedicato a docenti e alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’uso consapevole del digitale, articolato in dieci moduli di formazione. Il progetto prevede webinar, lezioni operative, materiali per i docenti e, al termine, sarà rilasciato il patentino. «L’obiettivo – ha spiegato Cabasino – è far sviluppare agli studenti competenze di cittadinanza digitale per navigare online in modo critico e responsabile, proteggendosi dai numerosi rischi del web». Andrea Poli, presidente della Fondazione Articolo 49, ha spiegato che l’iniziativa è nata per creare una reale sinergia tra istituzioni, scuole e soggetti impegnati nell’educazione digitale. Mancava un punto di raccordo tra i tanti contenuti già esistenti, ha sottolineato Poli evidenziando che il compito della Fondazione è offrire agli insegnanti strumenti concreti per affrontare temi complessi come social media, sicurezza online, IA e diritti costituzionali. Sono già 1.600 gli studenti sardi iscritti, ma si punta a coinvolgere il maggior numero possibile.Il problema non è solo la tecnologia, che rappresenta anche un’occasione da sfruttare, ma la solitudine con cui i ragazzi navigano sul web, secondo Marco Cervellini, responsabile della Divisione Formazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che lavora da anni con le scuole e ha contribuito a scrivere le linee guida sull’età digitale e l’uso dei dispositivi.
Cabasino ha poi esposto i dati raccolti dalla Società di pediatria: l’utilizzo dei device sotto una certa età, per un periodo anche breve, può aumentare il rischio di ritardo nel linguaggio nei bambini sotto i due anni, ma anche causare problemi legati al sonno e favorire sovrappeso e ipertensione.
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