Via Galvani.

Semaforo in tilt: scontro sfiorato con la metro 

Un avvocato in moto si è accorto all’ultimo istante dell’arrivo del vagone 

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«Stavo transitando in via Galvani e ho rischiato di finire sulla metro perché il semaforo era spento e non sorvegliato». A parlare è l’avvocato Alberto Fara, che a bordo della sua moto Royal Enfield, ieri verso le 13.30 ha temuto il peggio quando si è accorto all’ultimo istante, mentre attraversava i binari, dell’arrivo del vagone della metropolitana di superficie. L’incidente è stato evitato grazie alla prontezza di riflessi del giovane centauro che: ha accelerato di colpo evitando il trenino per più di un metro.

Il racconto

«Dovevo oltrepassare i binari di via Galvani, proveniente da viale Marconi», racconta il legale, «sono arrivato in prossimità del passaggio e ho rallentato molto per non causare danni alla moto. Nel giro di un istante ho visto da sinistra arrivare il treno. Solo all’ultimo secondo ho sentito la campana e ho dato un colpo di acceleratore, riuscendo a non essere travolto. Purtroppo c’è un palazzo che copre la visuale. Per fortuna sono così riuscito a passare». Passato il grande spavento, l’avvocato ha accostato e controllato il semaforo, convinto di aver sbagliato ed essere passato con il rosso. «Mi sono accorto che era completamente spento», conclude, «Ho chiamato la polizia municipale e mi hanno detto che erano arrivate segnalazioni già di primo mattino di un problema elettrico. Ma nonostante il guasto il semaforo non era presidiato. Un pericolo per tutti».

La segnalazione

Di lì a poco sul posto è arrivata una pattuglia che ha messo in sicurezza il passaggio e regolato il traffico sino all’arrivo dei tecnici, già chiamati dal mattino. Terminato il lavorato il guasto è stato aggiustato e il segnalatore luminoso rimesso in funzione. Non sono mancati però i disagi e le proteste da parte degli automobilisti è degli abitanti della zona per il fatto che, dopo il guasto, per ore quell’incrocio è rimasto non sorvegliato. C’è da dire, comunque, che i conducenti della metro, informati del disservizio, quando arrivavano nei pressi di via Galvani rallentavano enormemente e facevano suonare la campanella. Alcuni automobilisti la sentivano subito e frenavano accorgendosi del passaggio del vagone, altri – soprattutto chi aveva moto rumorose e veicoli roboanti – si rendevano conto della presenza della metro di superficie solo all’ultimo istante. Nonostante il pericolo, in ogni caso, per fortuna non si sono registrati incidenti.

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