Giusto il tempo di festeggiare l’arrivo del 2026, poi gli 812 concorrenti (in 433 veicoli, tra cui 118 moto) indosseranno casco e tuta, accenderanno i motori e dal 3 al 17 gennaio si cimenteranno nella 48ª edizione della Dakar: la più famosa, difficile e impegnativa competizione motoristica al mondo. La manifestazione, primo round del Mondiale Rally Raid Fia, per il 7º anno consecutivo si correrà in Arabia Saudita, dove dune di sabbia, deserti e pietraie metteranno a dura prova tutte le categorie (Rally, Auto, Moto, Challenger, Camion, Side by side, M1000 e Classic). E tra i partenti non mancheranno tante leggende del motorsport viste in azione in Sardegna.
Il programma
Per aggiudicarsi l’iconico e ambito trofeo tuareg bisognerà uscire indenni dagli 8000 km, di cui 5000 crono, spalmati tra prologo (che il 3 gennaio a Yanbu decreterà l’ordine di partenza) e 13 tappe. Stavolta non si raggiungerà il desertico Empty Quarter e non ci saranno le temute crono di 48 ore delle ultime 2 edizioni, rimpiazzate da 2 tappe marathon, che 7-8 e 13-14 gennaio prevederanno notte in bivacco nel deserto e assistenza limitata. Partenza e arrivo da Yanbu, sul Mar Rosso, nel mezzo Al Ula, Hail, Riyadh (dove il 10 si trascorrerà l’unico riposo), Wadi Ad-Dawasir, Bisha e Al Henakiyah.
I protagonisti
I più quotati per la vittoria finale sono volti noti in anche Sardegna, a partire dal recordman “Monsieur Dakar” Stéphane Peterhansel (su Defender), lo scorso maggio in gara a Iglesias nella regolarità storica in moto. Séb Loeb (Dacia Sandrider), 9 volte iridato, 4 successi al Rally Italia Sardegna e sempre protagonista all’Extreme E a Teulada, insegue invece il primo successo alla Dakar. Visti all’Extreme E anche il leggendario Carlos Sainz, Nasser Al-Attiyah e Cristina Gutiérrez (già vincitori) e Mattias Ekström, Laia Sanz, Johan Kristoffersson e Sara Price. Alla Dakar anche il centauro Tommaso Montanari, visto ad Alghero a maggio al Sardegna Rally Raid.
Nella Classic, Rachele Somaschini su un camion e, su Nissan guidata da Lorenzo Traglio, Rudy Briani, co-organizzatore di Tandalò.
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