Novemila piante di marijuana, novanta chili di infiorescenze e boccioli, di cui 11 già confezionati, sei chili di foglie tritati, due chili e mezzo di “kief” (la polvere resinosa ad alta concentrazione ricavata dalle piante) e un ricco campionario di attrezzatura specializzata destinata alla coltivazione, essiccazione e confezionamento dello stupefacente a livello industriale. È quanto hanno trovato ieri i carabinieri al termine di un blitz all’alba nelle campagne di Monastir, quasi al confine con Villasor. I carabinieri della Compagnia di Quartu, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sardegna” e dei militari della Compagnia di Dolianova, hanno dato esecuzione a un articolato intervento operativo che ha portato all’arresto in flagranza di sei persone, tutte residenti nell’hinterland cagliaritano, Si tratta di un agricoltore, quattro disoccupati e uno studente: Elia Mereu, 42 anni residente a Sestu, Davide Carlini (25 anni) e Andrea Pau (24 anni) di Quartucciu, Michael Boi (21 anni) di Sinnai, Bruno Pinna (19 anni) e Thomas Casula (20 anni), entrambi di Maracalagonis. Agli arresti ci sarebbe anche un minorenne.
L’indagine
L’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Leo, è il risultato di una mirata e articolata attività investigativa avviata dai Carabinieri della Stazione di Sestu che, insospettiti dal comportamento di Mereu, hanno dato avvio a un’attenta attività di pedinamento. Il 42enne agricoltore di Sestu era già noto alle forze dell’ordine per precedenti vicende analoghe: tre anni fa il suo nome era comparso in un’altra indagine condotta sempre dai carabinieri della stazione di Sestu, che aveva portato alla scoperta di una piantagione di marijuana che secondo i carabinieri era camuffata da coltivazione di cannabis sativa, sempre nelle campagne monastiresi. In quell’occasione i militari avevano ricostruito un meccanismo di copertura fondato sulla coltivazione di piante apparentemente legali, ma con valori di thc superiori ai limiti consentiti.
Le serre
Gli appostamenti e attività di osservazione, ripetuti per diversi giorni, hanno permesso di localizzare nelle campagne monastiresi un’estesa area agricola composta di sette serre dove era stata allestita una vera e propria industria della droga, gestita con criteri di efficienza e professionalità. Ieri i carabinieri hanno fatto irruzione nell’area sorprendendo gli indagati mentre erano impegnati nella coltivazione e lavorazione delle piante. Nelle prime ore del mattino i militari sono entrati in azione cogliendo i sei mentre irrigavano, tagliavano e confezionavano le infiorescenze. L’area è stata sottoposta a sequestro e sono in corso ulteriori accertamenti per definirne la titolarità. Durante le perquisizioni personali e domiciliari, uno degli arrestati è stato inoltre trovato in possesso di un altro chilogrammo e ottocento grammi di infiorescenze di marijuana.
L’arresto
Al termine dell’operazione, i sei arrestati sono stati accompagnati in caserma per le formalità di rito e in seguito trasferiti presso la Casa Circondariale di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ora dovrà valutarne i comportamenti. Gli accertamenti proseguono per stabilire la provenienza e la destinazione dello stupefacente, nonché per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nella gestione della coltivazione. Tutto il materiale sequestrato è ora al vaglio del Ris di Cagliari per gli approfondimenti tecnico-scientifici.
I sei indagati sono difeso dall’avvocata Teresa Camoglio. Stamane alle 10,30 l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini premiliminari
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
