Milano Cortina 2026

La fiamma olimpica illumina l’Isola Oggi l’arrivo e la festa a Cagliari 

Emozione dei tedofori, da Melissa Satta a Marta Maggetti 

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L’ottava tappa del viaggio in Italia della fiamma olimpica di Milano Cortina è cominciato ieri mattina alle 8.20 a Olbia. Dopo l’accensione, la staffetta ha percorso le vie del centro storico in mano all'ex giocatore olbiese della Santa Croce basket, Davide Lecis. La special guest tra i tedofori era però la showgirl (e grande appassionata sportiva), Melissa Satta: «È stata un'emozione bellissima, unica». Ad accogliere la fiamma, davanti al municipio, anche il sindaco, Settimo Nizzi: «Il passaggio a Olbia della fiamma olimpica rappresenta un riconoscimento importante per la nostra comunità e per tutta la Sardegna, capace di accogliere e partecipare ai grandi eventi che uniscono il mondo». Venti i tedofori che hanno portato la torcia di Olimpia per circa due chilometri, fino all'uscita della città, direzione Sassari. Atleti provenienti da tutta la Gallura, podisti e maratoneti della Podistica Amatori Olbia e dell'Atletica Leggera Luras, tra loro, anche il velista Camillo Zucconi, tre titoli mondiali, quattro europei e sei italiani, e nel team di Luna Rossa per la campagna di Coppa America nel 2000. A condividere il fuoco olimpico, una folla di curiosi e delegazioni di tante associazioni sportive cittadine che hanno seguito la carovana, sbarcata da Livorno all'Isola Bianca, che ha animato la città per circa un'ora.

Sassari

Le stesse scene si sono ripetute poco dopo nel centro di Sassari, dove migliaia di persone hanno atteso il passaggio sin da via Amendola. Una ventina i tedofori che dopo l’esibizione dell’orchestra dell’IC Farina-San Giuseppe, lungo via Napoli, viale Dante, corso Cossiga, hanno raggiunto corso Margherita di Savoia davanti alla Casa della Fraterna Solidarietà. Poi il convoglio (parte del quale ha fatto anche una deviazione a Stintino) ha proseguito vero Porto Torres.

Porto Torres

Da presidente dell’Asinara Waves basket in carrozzina a tedoforo, Bruno Falchi con gli atleti della squadra da anni in Serie A e vincitrice della Coppa Italia, ha riacceso la torcia olimpica e paralimpica e iniziato il percorso cittadino, con venti tedofori che hanno partecipato alla staffetta da via Sassari fino a via Mare. Un mezzogiorno di fuoco per la carovana della Fiamma olimpica, portata dal gruppo dei 19 dipendenti della società Eni (sponsor del viaggio assieme a Coca-Cola), con in testa l’ex consigliere comunale Davide Tellini, il consigliere Antonello Cabitta e Giovanni Nappi, padre del campione europeo dei 200, Diego, prima velocista dell’Atletica Leggera Porto Torres e attualmente atleta delle Fiamme Oro. In una giornata di sole, tra due ali di folla, l’emozione e l’entusiasmo hanno accompagnato il passaggio della fiaccola nella sua missione che è quella di diffondere i valori olimpici, una magia che si è conclusa con un grande applauso davanti al mare nella passeggiata coperta.

Alghero

Ad Alghero, invece, il convoglio della Fiamma Olimpica ha attraversato il Lido, il lungomare Barcellona e il centro storico, acclamata da migliaia di persone. Sui bastioni Marco Polo, con vista su Capo Caccia, è stato acceso il braciere, alla presenza del sindaco Raimondo Cacciotto il quale ha voluto sottolineare come il passaggio ad Alghero della lunga staffetta della Fiamma Olimpica, è un riconoscimento al valore culturale e sportivo della città, alla sua storia e alla sua naturale vocazione all’accoglienza. «L’anno 2025 è stato per noi all’insegna dello sport», ha detto il primo cittadino, «e chiuderlo con questo passaggio è quanto mai emblematico». Nel primissimo pomeriggio la Fiamma ha illuminato Alghero in un percorso di 6,4 km, dalla zona delle spiagge fino a via Vittorio Emanuele, accompagnata dalla carovana ufficiale e, fortunatamente, da eccellenti condizioni climatiche, con temperature quasi estive. Per oltre un’ora le strade sono diventate un palcoscenico a cielo aperto, animato dall’emozione di residenti, associazioni e visitatori. Il Comune, insieme alle istituzioni e alle forze dell’ordine, aveva predisposto un piano speciale di sicurezza per permettere a tutti di vivere in serenità la straordinaria esperienza.

Nuoro

L’atmosfera olimpica ha contagiato anche Nuoro. I venti tedofori hanno attraversato il capoluogo barbaricino, mostrato a tutti quel vessillo che celebra i Giochi di Milano-Cortina 2026. Prima la partenza da via Trieste, attorno alle 18.30, in leggero ritardo rispetto all’iniziale programma. Poi, però, dopo aver incassato senza troppi scossoni l’imprevisto rallentamento a causa della prolungata sosta algherese, il corteo olimpico si è impossessato di Nuoro. Piazza Italia, la Solitudine, viale Ciusa. Ovviamente il corso Garibaldi e piazza Vittorio Emanuele. Tra i tedofori la campionessa olimpica di vela, Marta Maggetti, il lunghista Elias Sagheddu e il judoka Gianmario Fancello. Quest’ultimo ha accesso il braciere. «Mio figlio meritava questa gioia», dice Mary Dettori, «lo sport è sempre stata la sua forza, gli ha permesso di vincere la battaglia per la vita». L’assessora comunale allo Sport, Natascia Demurtas: «Nuoro ha risposto nel modo migliore».

Gran finale

Stamattina si riparte da Oristano con i medagliati olimpici Lorenzo Patta (oro nell’atletica) e Stefano Oppo (bronzo e argento nel canottaggio). Poi, Sanluri e gli special moment di Barumini e Iglesias (in piazza Sella alle 14), l’arrivo a Quartu (viale Colombo) e infine a Cagliari (viale Diaz), dove Elisa Deiana, Francesca Zucca, Giulia Stagno e Dalia Kaddari accenderanno il braciere sul palco di via Roma.

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