I progetti.

La città si rifà il look con 100 milioni 

Da viale Merello a viale Trieste, da Sant’Elia a Pirri: nel 2026 oltre cento cantieri 

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Questa volta, a differenza degli anni passati, Palazzo Bacaredda sceglie, tranne alcuni casi (a Pirri) di non puntare su opere troppo impattanti (per la viabilità). La città si presenterà nel 2026 con un’idea precisa: rifarsi il look, riqualificando strade (viale Trieste, secondo lotto, e viale Merello, per esempio), rigenerando interi quartieri (Sant’Elia), restituendo dignità agli alloggi di edilizia popolare (e a chi ci abita), sistemando il Terrapieno. Cagliari si trasforma ancora. In meglio. Grazie a una serie di lavori che partiranno nel 2026 e che in alcuni mesi, poche settimane per qualcuno, la cambieranno in meglio. E così la città si ricoprirà di cantieri (oltre un centinaio), per un investimento che supera di gran lunga i cento milioni di euro.

Disagi al minimo

«Anche gli interventi che partiranno nel 2026 seguono il filo conduttore che questa amministrazione si è data dal primo giorno: non solo fare i lavori necessari, ma farli riducendo al minimo i disagi», afferma l’assessore alla Mobilità e Lavori pubblici Yuri Marcialis. «È un principio che richiede programmazione, coordinamento e attenzione costante. Gli interventi servono a migliorare i servizi alla cittadinanza, garantire sicurezza e accessibilità e costruire una Cagliari più vivibile. Sappiamo che i cantieri possono incidere sulla routine quotidiana, ma l’impegno è contenerne gli impatti, accelerare le operazioni e trovare soluzioni come quelle messe in campo per Piazza Matteotti», dove da diverse settimane lavora l’Arst per realizzare il capolinea delle metropolitana, «che hanno dimostrato quanto una buona organizzazione possa fare la differenza», aggiunge.

La mappa

Orientarsi in questa inedita mappa non sarà facile, con cantieri che partiranno entro i primi sei mesi dell’anno e altri che attendono il via dopo l’estate. Mentre altri ancora rappresentano la conclusione di lavori già cominciati, come nel caso degli ultimi due collettori di Pirri contro il dissesto idrogeologico. «Siamo nella fase conclusiva di un percorso importante sul fronte del rischio idrogeologico. I collettori C47 in via Italia e C38 in via Ampere rappresentano l’ultimo tratto di un programma da 34 milioni di euro. Un altro intervento legato alla sicurezza idraulica riguarda l’area di via Campeda, dove sono previste una vasca di laminazione e la sistemazione della zona circostante, per 4 milioni», spiega ancora l’assessore Marcialis.

Se i lavori a Pirri rappresentano l’intervento in assoluto più importante (perché incidono sulla sicurezza), la riqualificazione del secondo lotto di viale Trieste, che darà un senso ai lavori già effettuati nella prima parte, non sarà da meno. Così come i lavori in viale Merello. «Salvo imprevisti, entro la primavera del 2026 contiamo di affidare entrambi gli interventi», dice l’assessore Marcialis. E aggiunge: «Per viale Regina Elena, complessivamente 19 milioni, abbiamo definito una scansione operativa diversa: l’affidamento della progettazione è in corso e puntiamo ad avviare entro la fine del 2026 il rifacimento dei marciapiedi, primo passo che precederà gli interventi su passeggiata e sottoservizi».

Gli altri lavori

Gli altri lavori riguarderanno la riqualificazione di molte strade e marciapiedi, ma anche la sistemazione dell’illuminazione pubblica. «Il 2026 sarà un anno intenso, con molti cantieri in avvio e un obiettivo preciso: costruire una città più sicura, più accessibile e con una qualità della vita migliore. La sfida non è solo realizzare le opere, ma farlo nel rispetto per le esigenze quotidiane delle persone», conclude Marcialis. La nuova stagione di ammodernamento della città è pronta a decollare.

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