La Palma.

Arriva l’avviso di sfratto per il centro ricreativo: «Dateci un altro spazio»  

Il grido d’allarme delle due associazioni che da 40 anni hanno base nell’ex asilo 

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Via Euro, sabato, ore 10. Davanti all’ingresso dello storico “Centro La Palma”, da 40 anni punto di riferimento del rione per le attività socio-culturali e ricreative, ci sono decine di persone. Attendono, in fila, di ricevere la spesa mensile: pasta, pelati, riso, olio, latte, tonno, carne in scatola, frutta, verdura, omogeneizzati per i bimbi e tanto altro. All’interno, nel frattempo, si sfoglia “s’Unione”, si gioca a briscola e a ping pong. La sala è piena, come sempre, e in un angolo svetta l’albero di Natale. Eppure il clima non è di festa. Volti tirati, niente sorrisi, preoccupazione palpabile nell’aria. Che succede?

Avviso di sfratto

«Succede che il Comune ci vuole mandare via, ci ha intimato di sgomberare l’edificio a gennaio», spiega Giampiero Plumitallo, 74 anni, presidente dell’associazione di volontariato “Onlus La Palma”, attiva dal 2004. «C’è stato detto che dev’essere ristrutturato, ma nessuno ci ha indicato un’alternativa, né ci ha comunicato se mai torneremo qui. Viviamo nell’incertezza, non sappiamo che fare. Aderiamo al Banco Alimentare, riceviamo tonnellate di generi alimentari e le persone che aiutiamo sono oltre trecento, provenienti anche dall’hinterland. Se ci chiudono sarà un dramma».

Scuro in volto Giovanni Troja, vicepresidente del “Circolo culturale e ricreativo La Palma”, fondato 40 anni fa, che vanta una settantina di soci. «Siamo due associazioni che operano insieme da tanto tempo in questa struttura comunale che prima era un asilo, con l’obiettivo di fornire servizi gratuiti. Se ci chiudono, a La Palma non rimarrà nulla per i giovani e gli anziani. Abbiamo già individuato una soluzione, l’ex refettorio di via Zefiro, e ci auguriamo che il Comune la prenda in considerazione». Le interlocuzioni sarebbero in corso, tuttavia una nota dell’assessora alla Pubblica istruzione, Giulia Andreozzi, non fa ben sperare.

L’assessora

«Da oltre un anno», scrive, «il Servizio Pubblica istruzione ha inviato agli occupanti senza titolo - di ex scuole, ex alloggi di custodi e parti di edifici scolastici - diffide per intimarne il rilascio. La Prefettura ha convocato tavoli con l’Amministrazione, sollecitando interventi rapidi ed è la Polizia locale che ha in carico la fase esecutiva degli sgomberi». Questo in generale. «Su via Euro», precisa, «a me non è giunta alcuna richiesta da parte delle associazioni. Sono invece arrivate segnalazioni dai residenti per attività, specialmente notturne, svolte in quegli spazi».

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