Dovevano essere giorni di festa, saranno giorni di dolore e lutto. È sotto choc la comunità monserratina dopo la notizia del decesso di Roberta Pitzalis, che risiedeva in città da circa cinque anni. Di comune accordo tra l’amministrazione comunale, le parrocchie e il comitato dei festeggiamenti, è stata presa l’inevitabile decisione di rinviare a data da destinarsi tutti gli spettacoli civili previsti per la festa di San Lorenzo, per i monserratini quasi una festa patronale, in programma tra il 7 e il 12 agosto. Sono confermate invece le celebrazioni religiose, ma in forma ridotta e composta, a cominciare dalla processione di questa sera fino alla chiesetta campestre dedicata al santo, nella Piana di San Lorenzo.
«Il sottoscritto, l’amministrazione e tutta la comunità di Monserrato si uniscono al dolore della famiglia di Roberta Pitzalis», le parole del sindaco Tomaso Locci. «Non ci aspettavamo un aggravamento simile, sapevamo che la situazione fosse grave ma stabile, è stato un fulmine a ciel sereno. È un’assurda disgrazia, non è pensabile che nel 2025 si possa morire dopo aver mangiato qualcosa». Diversi pensieri addolorati sono arrivati anche dalle varie forze politiche di minoranza. Intanto, chi ieri si è recato al Businco per stringersi accanto ai familiari ha dovuto fare marcia indietro: all’ospedale non è stata allestita ancora alcuna camera mortuaria, perché la salma si trova nella cella frigorifera in attesa dell’autopsia, che aiuterà a far luce sull’accaduto. Verrà effettuata al Policlinico di Monserrato, dove poi, presumibilmente, sarà allestita la camera ardente.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi