Livello zero. Acqua finita. Letteralmente. La Sardegna ha bisogno di pioggia, diversamente sarà un autunno difficile anche per i consumi domestici, non solo per l’agricoltura che, notoriamente, è la prima a pagare dazio con la siccità: la risorsa idrica si taglia a partire dalle campagne per evitare di lasciare a secco i rubinetti delle case. Ma nei mesi a venire potrebbe non essere più così.

I dati di settembre fanno impressione. Al 26 del mese, la grande sete del Sassarese corrisponde al livello zero del Bidighinzu, mentre il bacino del Cuga non supera il 4% della capienza. Nella zona idrografica del sud-ovest non va meglio.

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