Nei primi quattro mesi dell’anno a Mamoiada sono nati dieci bambini, tanti quanti ne erano nati in tutto il 2020. Questo gran lavoro della cicogna è una bella notizia, e se non risulterà un caso isolato, dovremo ringraziare il lockdown per averlo favorito. In Sardegna non si fanno più figli e la denatalità è, correlata allo spopolamento soprattutto delle zone interne, il problema maggiore dell’isola. L’età media della popolazione è alta e i giovani se ne vanno troppo presto per motivi di studio o di lavoro. La tendenza è ben nota da almeno un ventennio ma la politica non sembra percepirne la gravità e non mette in campo le azioni forti, determinate e intelligenti che sarebbero necessarie per fermare questa emorragia. Intanto creando le opportunità per convincere i nostri ragazzi a restare anche attraverso incentivi economici che avrebbero sicuramente effetti migliori di tanti soldi regalati a imprenditori senza scrupoli venuti da lontano. E poi facendo in modo che arrivino nuove famiglie, attratte dal clima, dalle bellezze e dalla qualità della vita che la Sardegna offre. Non approfittare rapidamente delle nuove opportunità offerte dalla possibilità di lavorare a distanza sarebbe tragicamente colpevole perché in ogni caso gli effetti di un’inversione di tendenza si vedrebbero dopo anni. Quando potrebbe essere già troppo tardi.

Bepi Anziani

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