È il 22 settembre del 1994 quando a Roma, nel suo appartamento, muore Maria Carta.

Per la Sardegna è un duro colpo: la cantante di Siligo, all'epoca 54enne, era malata di cancro dal 1989 e già da due anni era stata costretta a ritirarsi dalle scene.

"Era la voce della nostra memoria", titola L'Unione Sarda il giorno successivo.

La Carta è stata infatti l'interprete simbolo della tradizione popolare della Sardegna, "uno dei pochissimi esempi di artista che - si legge nelle pagine del giornale -, pur rimanendo fedele ai canoni espressivi di una cultura particolarissima, è riuscita a raggiungere il grande pubblico".

Maria Carta ha cantato in tutto il mondo, da New York a San Francisco, passando per Parigi e Amburgo. Senza mai dimenticare la sua Isola.

"Se devo vivere poco o molto non importa - aveva detto prima di regalare ai sardi l'ultima grande emozione, un anno prima, nel concerto nel piazzale della Fiera, a Cagliari -. Ciò che mi resta da vivere lo vivo serenamente".

(Unioneonline/D)

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