È il 7 marzo del 1999 quando Stanley Kubrick muore nel sonno, a settant'anni, nella sua casa di campagna.

A stroncarlo un infarto.

Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico (americano naturalizzato britannico), con i suoi tredici lungometraggi è considerato uno dei cineasti più importanti della storia. È stato candidato per tredici volte agli Oscar, ma lo ha vinto solo nel 1969 per gli effetti speciali di "2001: Odissea nello spazio".

I suoi capolavori: "Full Metal Jacket", "Lolita", "Il dottor Stranamore", "Arancia Meccanica", "Barry Lyndon", "Shining".

E "Eyes Wide Shut", che al momento della morte aveva appena finito di girare. Non riuscirà mai a vederlo nelle sale.

"Se può essere scritto, o pensato - ha detto una volta - può essere filmato".

(Unioneonline/D)

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