#AccaddeOggi: 3 giugno 2017: centinaia di feriti in piazza San Carlo a Torino
Accadde OggiÈ il 3 giugno del 2017 e in Piazza San Carlo, a Torino, ci sono almeno 30mila persone in maglia bianca e nera.
Sono i tifosi della Juventus, riuniti in massa nella piazza principale del capoluogo piemontese per seguire tutti insieme, davanti ai maxischermi, la finale di Champions League che la loro squadra del cuore deve disputare con il Real Madrid, a Cardiff.
A metà del secondo tempo succede qualcosa: un rumore, forse un petardo, una bomba, non si sa. Ma si alza un urlo dalla folla accalcata.
È un attimo: la delusione che in quel momento serpeggiava per la Juve in svantaggio diventa panico puro. Psicosi, si dirà dopo.
Da un punto della piazza partono gli spintoni, la gente pensa subito a un attentato (contemporaneamente a Londra, tre uomini a bordo di un furgoncino bianco stavano investendo passanti sul London Bridge e accoltellando altri nella zona del Borough Market: otto i morti).
Tutti cominciano a correre all'impazzata, calpestando chi intanto è caduto.
Minuti dopo, la piazza è un campo di battaglia: sciarpe bianconere sono a terra, molte macchiate di sangue, in mezzo a vestiti e scarpe alla rinfusa.
Sono 1527 le persone rimaste ferite. Una donna di 38 anni, Erika Pioletti, è gravissima. Morirà 12 giorni dopo in ospedale.
Ventuno persone finiscono nel registro degli indagati per i fatti di quella notte, tra cui il sindaco Chiara Appendino, l'ex questore Angelo Sanna e il prefetto Renato Saccone, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo.
Sulle cause che hanno scatenato il panico, il 13 aprile viene arrestato un gruppo di italiani di origine magrebina. Uno dei fermati confessa. Nessun attentato: tutto è partito da un tentativo di rapina con uno spray urticante.
(Unioneonline/D)
Gennaio 2018