Il 26 gennaio 1994 Silvio Berlusconi, proprietario delle principali tv private italiane, annuncia la sua discesa in politica con un videomessaggio trasmesso dalle principali emittenti televisive.

E alle prime elezioni è subito vittoria. Con Bossi e Fini conquista l'Italia, ma lo stesso Bossi farà cadere il governo condannando il Cav a cinque anni di opposizione (dal 1996 al 2001).

Nel 2001 vince ancora le elezioni e questa volta il suo esecutivo dura cinque anni, fino alla sconfitta del 2006 contro Romano Prodi.

Il leader del centrosinistra, vittima del fuoco amico, crolla dopo due anni e Berlusconi - che nel frattempo ha dato vita al Pdl, partito unico del centrodestra - torna a Palazzo Chigi.

Nel 2011 sale al Quirinale da Giorgio Napolitano per rassegnare le dimissioni, a causa della perdita della maggioranza alla Camera, degli scandali sessuali che ne hanno minato la credibilità, e della grande crisi finanziaria che ha iniziato a colpire il paese, assieme a tutti gli altri Stati Ue.

Il governo Monti, con la legge Severino, lo rende incandidabile per via di una condanna definitiva.

Ma il Cav non si arrende neanche dopo la vittoria del Pd alle elezioni del 2013. Continua, seppur in sordina, a fare politica.

Alle elezioni del 4 marzo 2018 perde, dopo 24 anni da leader indiscusso, la guida del centrodestra, che passa a Matteo Salvini. Tuttavia lui, riabilitato, torna in Senato.

Oggi si oppone al governo Lega-5 Stelle. E, pochi giorni fa, da Cagliari, ha annunciato che sarà candidato alle prossime elezioni europee.

(Unioneonline/L)

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