#AccaddeOggi: 20 novembre 1989, muore Leonardo Sciascia
Ci lasciava trent'anni fa uno dei più grandi intellettuali del NovecentoTrent'anni fa davamo l'addio a Leonardo Sciascia, uno dei più grandi intellettuali del Novecento in Italia e in Europa.
Nato a Racalmuto (Agrigento) nel 1921, è stato uno scrittore, giornalista, insegnante, critico d'arte e politico.
Le sue prime pubblicazioni, negli anni '50, sono saggi e poesie, nel decennio successivo inizia con i romanzi. Nel '61 esce "Il giorno della civetta", con cui Sciascia inaugura una nuova stagione del giallo contemporaneo. Il romanzo diventerà anche un film e un'opera teatrale.
Sciascia è anche uno dei primi a parlare di mafia e delle sue complicità con la politica, su cui è incentrata la commedia "L'onorevole".
Nel '69 inizia a collaborare con il Corriere della Sera, e negli anni '70 comincia il suo impegno politico. Nel '75 si candida a Palermo come indipendente nelle liste del PCI e viene eletto in consiglio comunale come secondo più votato alle spalle di Achille Occhetto. Si dimette dopo due anni per la sua contrarietà al compromesso storico.
Nel 1979 accetta la proposta dei Radicali e si candida sia al Parlamento europeo che alla Camera. Eletto in entrambe le istituzioni, opta per Montecitorio, dove rimarrà deputato fino al 1983 occupandosi dei lavori della Commissione d'inchiesta sulla strage di via Fani, sul sequestro e l'assassinio di Aldo Moro, sulla cui vicenda aveva anche scritto un libro.
Negli ultimi anni della sua vita deve combattere contro un mieloma multiplo che finirà per ucciderlo.
Una delle sue ultime battaglie fu quella in difesa di Enzo Tortora, suo amico vittima di uno dei più grandi errori giudiziari della storia italiana.
(Unioneonline/L)
Ottobre 2019