Sono le 22.30 del 19 febbraio del 2016 quando, nella sua casa milanese, muore Umberto Eco.

Lo scrittore piemontese, 84 anni, si arrende a un tumore al pancreas che lo aveva colpito due anni prima. Migliaia di persone al Castello Sforzesco, pochi giorni dopo, per i funerali laici.

Semiologo, filosofo, medievista e accademico, il suo esordio letterario è stato nel 1980 con “Il nome della rosa”. Esordio col botto, come è noto: il romanzo diventa best seller internazionale, viene tradotto in 47 lingue, venduto in 50 milioni di copie e riadattato in un film pluripremiato con Sean Connery. Seguiranno, solo per citare alcuni degli altri successi letterari, “Il pendolo di Foucault”, “Il cimitero di Praga” e nel 2015 l’ultimo lavoro “Numero zero”.

Nel suo testamento, Eco ha chiesto alla famiglia di non autorizzare né promuovere alcun seminario o conferenza su di lui fino al 2026.

(Unioneonline/D)

Febbraio 2021

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