Il 12 febbraio 1924 è stato pubblicato a Milano il primo numero dell'Unità, giornale comunista fondato da Antonio Gramsci.

Nato come il quotidiano degli operai e contadini, dal 1924 al 1991 è stato l'organo di stampa ufficiale del Partito comunista.

Il Governo ne ha sospeso le pubblicazioni nel 1929 arrestando i giornalisti e sequestrando le copie in circolazione, ma il giornale ha continuato a essere pubblicato clandestinamente durante il periodo fascista. Verso la fine della Seconda guerra mondiale il numero delle edizioni cresce e il 6 giugno 1944 riprende a Roma la pubblicazione ufficiale.

Tra le penne dell'Unità alcuni celebri scrittori come Italo Calvino e Cesare Pavese.

Dal 1992 al 1996 Walter Veltroni acquista il quotidiano facendone uno strumento di confronto tra i politici di diversi partiti.

Dal 29 luglio al 23 agosto del 2000 l'Unità esce solo online a causa di una crisi editoriale.

Nel 2008 passa nelle mani del patron di Tiscali, Renato Soru.

Oggi il giornale è di nuovo in crisi e rischia la chiusura. Attualmente sono 29 i giornalisti impegnati nella redazione cartacea.

Febbraio
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