#AccaddeOggi: 21 febbraio 2020, diagnosticato a Codogno il primo caso di Covid

21 febbraio 2022 alle 07:01

Esattamente due anni fa viene diagnosticato nel Lodigiano, a Codogno, il primo caso di coronavirus in Italia, terzo Paese al mondo dopo Cina e Iran ad aver a che fare con il Covid. Il paziente è Mattia Maestri, a diagnosticare il caso è l'anestesista Annalisa Malara, dopo aver visto che l'uomo, affetto da polmonite, non risponde alle cure. 

L'Italia piomba nell'incubo. A Codogno e in altri comuni del Lodigiano scatta il lockdown, poi esteso a diverse Regioni e province del Nord, infine all'Italia intera. Le città vuote, i cittadini che si affacciano ai balconi per cantare e fare dediche a medici e infermieri "eroi". Si può uscire solo per fare la spesa, andare in farmacia, al tabacchino o all'edicola, per fare attività sportiva da soli all'aperto e per portare i cani a fare i propri bisogni.

Intanto arrivano a morire quasi mille cittadini al giorno (l'immagine dei camion militari , mentre le terapie intensive e gli ospedali si riempiono: nel momento più difficile, il Paese si scopre unito. Ma per poco, perché passata la prima ondata spuntano i negazionisti prima e i no vax poi, e il Paese oggi è profondamente lacerato.

Dopo la prima ondata, passiamo un'estate tranquilla con le discoteche e i locali pieni, quasi a volerci riprendere quello che ci è stato negato per quattro mesi. Sembra tutto finito, ma con l'autunno si ripiomba nell'incubo. Arrivano le prime varianti, non ci sarà più un lockdown totale ma arriveranno le zone rosse con tutti i locali comunque chiusi e la vita sociale ridotta ai minimi termini. Intanto, il 27 dicembre 2020 inizia la campagna vaccinale.

L'Italia deve affrontare altre ondate, una causata dalla variante Delta e l'ultima dalla variante Omicron. Ma lo fa senza troppe restrizioni e con numeri meno drammatici rispetto a quelli delle prime due ondate. grazie alla campagna vaccinale. Ad oggi, con le restrizioni che riguardano solo i non vaccinati, pare che presto - il 31 marzo - usciremo dallo stato d'emergenza e passare a una convivenza con il virus che stiamo in realtà già sperimentando da mesi, seppur con qualche minima restrizione.

Al 19 febbraio 2022 gli italiani di cui è stato accertato il contagio sono 12.427.773, 152.848 sono morti, 10.905.147 sono guariti. Ma il bilancio deve tener conto anche dei danni economici causati alle attività che a lungo hanno dovuto chiudere.

(Unioneonline/L)