È approdato in Gazzetta Ufficiale il regolamento che istituisce l'anagrafe delle opere rimaste incompiute. Previsto dal decreto Salva Italia (Dl 201/2011), il decreto 13 marzo 2013, n.42 del Ministero delle Infrastrutture, stabilisce le modalità di redazione dell’elenco-anagrafe nazionale delle opere pubbliche non completate, attraverso la stretta collaborazione di tutte le amministrazioni (statali e locali), per garantire “un efficace monitoraggio della spesa pubblica destinata ad opere pubbliche”.CONFARTIGIANATO - “Sono tante, anche in Sardegna, le opere non ultimate sparse per il territorio – ha dichiarato Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - non solo rappresentano un grave esempio di cattiva gestione di risorse pubbliche, ma spesso deturpano e danneggiano il paesaggio”.“Anche nei nostri comuni – sottolinea Murgianu – esistono parcheggi senza autorizzazioni, strade incomplete e svincoli che non portano a nulla, musei terminati ma che non accoglieranno nessun turista, parchi pubblici inagibili o transennati, mercati civici che non vedranno ne venditori ne clienti. Ma parliamo anche del Galsi o degli edifici di edilizia pubblica costruiti ma destinati a nono ospitare nessuno. E’ un peccato perché a molte di queste mancano solo le autorizzazioni o i collaudi per poter entrare in funzione”. “In un periodo di tagli così pesanti soprattutto negli appalti pubblici – riprende il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – la nostra Organizzazione segnalerà ai Comuni, attraverso i propri Associati, questi sprechi sui quali non si può e non si deve più tacere, affinché non si ripetano più”.
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