In attesa che la nuova continuità territoriale (cioè i collegamenti con Roma e Milano) entri a regime, con una inedita concorrenza tra Ita e Volotea, gli aeroporti dell’Isola scommettono sull’estate 2022 e si affidano alle compagnie low cost. A Cagliari nei prossimi sei mesi sono previsti oltre 18mila voli verso 91 destinazioni, di cui 53 internazionali. Insomma: si punta decisamente sul turismo straniero, dopo una frenata lunga due anni.

Le novità

L’obiettivo è superare quota 3,2 milioni di passeggeri entro la fine di dicembre. Quindici le nuove rotte. Tante novità e qualche “ritorno” nel cartellone dello scalo più importante dell’Isola: spiccano i collegamenti con Bilbao, Carcassonne, Hannover, Lille, Londra Gatwick, Madrid, Nizza, Norimberga, Palma di Maiorca, Poznan, Siviglia, Strasburgo, a cui si aggiungono le tratte italiane verso Bolzano e Venezia. Nel cartellone c’è spazio anche per il volo della compagnia S7 per Mosca, ancora in attesa di una conferma ufficiale per via dello scenario internazionale.

Le preferenze

La guerra però non sembra aver influenzato più di tanto le scelte del turismo “in uscita” dalla Sardegna: «Per Pasqua il gruppo più numeroso di clienti è quello diretto a Cracovia, in Polonia», racconta Manuel Gattelli, dell’agenzia di viaggi Reitour, «poi abbiamo venduto tanti pacchetti per l’Europa e l’Italia. Le destinazioni più richieste? Palma di Maiorca, Bari, Matera e Lago Maggiore».

È ancora presto per tastare il polso delle vacanze estive: «Per il mercato sardo è ancora presto, solitamente le prenotazioni arrivano più tardi».

A Cagliari più della metà del tabellone è targato Ryanair o Volotea: la compagnia irlandese garantirà 38 collegamenti, contro i 20 della low cost spagnola.

I dati

Nei tre aeroporti sardi è previsto un numero di rotte mai raggiunto prima: saranno 197 i collegamenti che dovrebbero contribuire a risollevare il settore aeroportuale, malridotto dopo due anni di Covid che hanno portato un calo drammatico del traffico passeggeri e un lungo ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori. Le ultime statistiche diffuse da Assoaeroporti lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel.

La ripresa

Lo scalo di Alghero a febbraio è riuscito addirittura a migliorare i dati del 2019, chiudendo il mese con quasi 54mila passeggeri e un +6,1 per cento rispetto a due anni fa.

Anche a Cagliari qualche segno di ripresa, con 165mila viaggiatori, il 200 per cento se si prende come termine di paragone il 2021, ma comunque ancora lontano (-27 per cento) dal risultato del 2019. Sulla stessa scia l’aeroporto di Olbia: 37mila passeggeri in un mese, il doppio rispetto all’anno scorso ma in ritardo (-25 per cento) sui dati pre-pandemia.

Michele Ruffi

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