C apita spesso che la percezione racconti una storia e la realtà un'altra. Da noi non se ne parli, stando alle classifiche in Europa siamo ricchi di emotività e poveri di razionalità. Qualche esempio: gli italiani pensano che più del 18 per cento della popolazione sia musulmana mentre in realtà non supera il 4 per cento; oppure che siamo in mano a ladri e rapinatori mentre il Viminale certifica il fenomeno in costante calo. Quel che si percepisce è spesso frutto di racconti strombazzati ad arte per scopi politici e di marketing che i social, e non solo, amplificano. Attraverso il canale delle realtà artificiali vengono veicolati atti e comportamenti che suscitano emozioni a tal punto da influenzare le decisioni. Altre volte, però, le cose sono proprio come sembrano, percezione e realtà combaciano. Su sanità, giustizia, scuola, lavoro, evasione fiscale, burocrazia siamo tutti d'accordo: rivoluzione. Il Covid fa storia a sé. Oltre il 90% degli italiani è convinto che la situazione debba essere tenuta sotto controllo. La percezione è corretta, la realtà racconta altro. Tanti stanno appiccicati come sardine in barile e girano a viso scoperto. No, la mascherina non va presa per mano ma incollata al viso, su naso e bocca. Coprire la faccia è importante e qualche volta anche l'estetica ne guadagna.

ANTONIO MASALA
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