E perciò in poche ore il senatore Vitali ci ha ripensato ed è tornato in Forza Italia dopo una notte di libertà, inaugurando così il nuovo tipo del Responsabile deresponsabilizzato, del Costruttore demolente, poi quell'altra com'era? Ah sì, i Volenterosi: Vitali è il primo Volenteroso svogliato.

Chissà come ci è rimasto male Conte, certo di una trasfusione azzurra che lo avrebbe protetto da Renzi. “Ci hai creduto”, viene da pensare notandogli una ruga di delusione sul viso sbarbato.

E subito un automatismo infantile completa la frase: “Faccia di velluto”.

Ad accarezzarla oziosamente, l'idea assume quasi un sapore di rivelazione. Ecco che cos'è Conte: una faccia di velluto.

Più solenne della faccia di gomma, mai popolana come quella di cartone, la faccia di velluto si porta benissimo a Bruxelles, a Davos e in tutti gli ambienti internazionali, ma è in Patria che dà il meglio. Tronca e sopisce, rassicura e ristora, comanda e gestisce, in casi estremi annuisce: la faccia di velluto si sposa col giallo, il verde e il rouge col medesimo garbo, ma si abbina meravigliosamente anche a scranni accademici e poltrone curiali. In caso di rivoluzione non si asserraglia nel Palazzo d'Inverno.

Casomai in quello della Mezza Stagione.

CELESTINO TABASSO
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