Sono arrivati da mezzo mondo a Castiadas: dalla Penisola, dal Senegal, dal Gambia, dall'Inghilterra, dall'Argentina, dalla Spagna per giocare a pallone. Paese fatto di diverse borgate, distanti anche dieci chilometri fra loro. Eppure qui si trovano tutti benissimo, giocano a calcio facendo quasi i professionisti, sette allenamenti a settimana. In precedenza era otto, sotto la guida dell'allenatore romano Carlo Cotroneo e del suo vice Nicolò Stemboch. Vivono e mangiano assieme.

Gli allenatori Carlo Cotroneo e Nicolò Stemboch (foto Andrea Serreli)
Gli allenatori Carlo Cotroneo e Nicolò Stemboch (foto Andrea Serreli)
Gli allenatori Carlo Cotroneo e Nicolò Stemboch (foto Andrea Serreli)

Una società multietcnica che ha fatto gruppo. Il sogno? Il ritorno in D. Un traguardo difficilissimo con corazzate avversarie come Nuorese, Carbonia, Ossese, Uri. Un Castiadas internazionale quello che partecipa al campionato di Eccellenza 2019/2020. Nell'organico dei biancoverdi, secondi alle spalle della Nuorese, ci sono ben nove stranieri. Sono i senegalesi Papa Seck e Mbaye Sylla, gli argentini Gabriel Diaz (con cittadinanza spagnola), Franco Caraccio e Sebastian Malandra, l'inglese Matthew Savege, il gambiano Daniel Manga, Musie Tesfai nato a Roma ma originario dell'Eritrea e l'ultimo arrivato lo spagnolo Alvaro Fernandez.

Lo spagnolo Alvaro Fernandez (foto Andrea Serreli)
Lo spagnolo Alvaro Fernandez (foto Andrea Serreli)
Lo spagnolo Alvaro Fernandez (foto Andrea Serreli)

"Sono in primis tutti ottimi ragazzi - dice il team manager, Stefano D'Apice - e anche validi giocatori. Si sono integrati alla grande nel gruppo. I risultati parlano chiaro". Una breve descrizione dei talenti biancoverdi? "Sylla, difensore classe 2000, è reduce dall'esperienza col Rimini - continua il dirigente -. Si può considerare un giocatore già esperto. Diaz, classe '87, ha esordito a fine novembre imponendosi come perno della difesa. Caraccio, sempre classe '87, è alla seconda esperienza col Castiadas. Un attaccante elegante nei movimenti e col senso del gol. Malandra, classe '85, è il leader silenzioso di una rosa molto giovane. Un professionista esemplare. Ha già realizzato sei reti".

Poi ci sono Tesfai e Savage. "Tesfai, classe 1993, è un fantasista che si sacrifica tanto per la squadra. Ha anche otto reti all'attivo. Centrocampista del 2000, ex Leeds, esordirà a breve. Ha delle qualità importanti. L'esterno mancino Manga (1997) è rapidissimo e ha una buona corsa. Seck (1994) rappresenta il centrocampista moderno, qualità e quantità con giocate da categoria superiore. Quando è in giornata è imprendibile".

Infine Alvarez (1994) - chiude D'Apice - che ha fatto l'esordio col botto domenica scorsa nel big match col Carbonia. Lo score? Tre reti. Bel biglietto da visita. Un rapace dell'area di rigore".

Riguardo il campionato nessuno si sbilancia. Vincerlo sarebbe una impresa, ricordando che la D si può guadagnare anche attraverso i playoff.

Lo staff del Castiadas (foto Andrea Serreli)
Lo staff del Castiadas (foto Andrea Serreli)
Lo staff del Castiadas (foto Andrea Serreli)

Il presidente Pierpaolo Piu e il suo vice Mauro Vargiolu con l'intero staff tecnico non fanno mancare nulla alla squadra. Che gioca bene, che corre, che sa dare spettacolo. "Stiamo facendo bene - dicono i due massimi dirigenti - : ma la strada è lunga e gli avversari sempre più forti. Vinca il migliore. Abbiamo rispetto di società che, come noi, sta cercando di fare sempre bene".

A Castiadas, paese di nemmeno 1700 abitanti che ha già giocato tre campionati di Serie D, tutte storie bellissime vissute negli ultimi dieci anni e firmate da Saverio e Giuseppe Onano, Cenzo Zaccheddu, Pierpaolo Piu, Mauro Vargiolu, tecnici come Sebastiano Pinna (ex calciatore del Cagliari), Andrea Piccarreta, Massimiliano Paba, Pierluigi Scotto, Pierpaolo Mura, Bernardo Mereu, Rosolino Puccica, Mauro Toffolon (preparatore di portieri), tantissimi preparatori atletici in staff sempre bene integrati. Da giocatori come Davide Carrus, Mirko Onano, Zeigbò (ex Venezia), Antonio Mesina, Mirko Carboni, Boi, Steri, Contu, Cordeddu, Pinna, Pioli, Mereu, Milani, Capone, Forzati, tanto per ricordare solo qualche nome.

A volte è andata bene, a volte si è tornati indietro, ma le idee sono state sempre nuove e vincenti.
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