"La Giunta la facciamo in 15 minuti"Priorità: trasporti, cantieri e latte

Prima una conferenza stampa con il nuovo governatore Christian Solinas e il coordinatore della Lega in Sardegna Eugenio Zoffili, poi il bagno di folla al mercato di San Benedetto, con centinaia di persone che lo hanno accolto con cori da stadio, tra un selfie, un assaggio di cozze e uno di gamberi.

Matteo Salvini è tornato a Cagliari per festeggiare il primo Presidente leghista di una regione del Sud.

Tra una stoccata alla sinistra ("Vederli festeggiare la sconfitta è stato molto divertente, auguro loro di festeggiare ancora a lungo per 20 anni") e un buffetto allo sconsolato alleato di governo ("Le comunali e le regionali non sono congeniali al M5S, fossi in Di Maio non ne farei un dramma del risultato in Sardegna e continuerei a lavorare seriamente come stiamo facendo, gliel'ho anche detto"), il ministro lascia che Zoffili rivendichi l'ottimo risultato della Lega, che secondo alcuni analisti non avrebbe sfondato come ci si aspettava.

"RISULTATO STRAORDINARIO" - "Per noi è un risultato straordinario, siamo partiti da zero e siamo il primo partito della coalizione con quasi il 12%. Mettiamo otto consiglieri regionali che dovranno stare sul territorio con la gente e in consiglio regionale solo il tempo necessario alle cariche istituzionali", spiega il cooordinatore della Lega nell'Isola.

"I sardi - continua - non si sentiranno più abbandonati perché noi ascoltiamo le persone e i territori". Poi definisce "vergognoso" il fatto che ancora manchino i risultati definitivi: "Sarà l'ultima inefficienza di questa amministrazione".

LE PRIORITÀ - Sulla Giunta: "La faremo in un quarto d'ora appena ci sarà l'ufficializzazione degli eletti", promette Salvini.

"Il voto dei sardi - osserva il ministro - penso sia stato un voto per il sì. Il no non è passato in Sardegna. Io penso che ci sia bisogno di più strade, più infrastrutture, più ferrovie, più energie".

Quindi tra i primissimi impegni, oltre a quelli di rivedere la continuità e la riforma sanitaria della Giunta Pigliaru, c'è quello di far ripartire diversi cantieri. "Ieri ho presentato al presidente Conte una nostra proposta di decreto legge urgente per sbloccare i cantieri. Ce ne sono alcuni fermi da 20 anni, se non riparte l'edilizia questo Paese rimane fermo. Io vorrei che questo governo sia quello che torna a costruire, spero che entro oggi Conte mi dia una risposta".

C'è poi la questione latte: "Quelli che vanno in giro col passamontagna ad aggredire la gente non sono pastori, sono criminali", ribadisce Salvini. E poi: "Se ci fosse bisogno mi sono reso disponibile a venire in Sardegna o aprire le porte del Viminale per chiudere una volta per tutte la questione, sperando che non ci sia qualche industriale che si dà per assente o che pensa di avere a costo zero quello che è il frutto della fatica di migliaia di persone".

Al mercato di San Benedetto ha preso un megafono e si è rivolto ai sardi: "Sono venuto qui per ringraziarvi con tutto il cuore, contate su di me".

GOVERNO: "NON CAMBIA NULLA" - Infine Salvini ribadisce ancora una volta che a livello nazionale non cambia nulla: "Ho dato la parola, ho preso un impegno che vale più di qualsiasi sondaggio". E lancia una velenosa stoccata rivolta ad alcuni esponenti di Forza Italia: "Ho ottimi rapporti con Berlusconi e con alcuni esponenti del partito. Altri peccano di arroganza e supponenza, non sono miei interlocutori".

IL NEO GOVERNATORE - È intervenuto anche Christian Solinas: "Grazie ai sardi, al Psd'Az, alla Lega e a tutte le 11 liste della coalizione. Un anno fa iniziavamo proprio in questa sala un percorso che ha riportato il Psd'Az al Senato. La nostra è un'alleanza di prospettiva e culturale che ci ha consentito di vincere grazie a un accordo storico che ha consentito di raggiungere questo risultato".

Ma non finisce qui, lo sguardo è ora puntato a Bruxelles, l'obiettivo sono le prossime elezioni europee: "Ora dobbiamo avere una rappresentanza a Bruxelles, dobbiamo spazzare via un'Europa di burocrati e rifondarla in tutti i settori della vita democratica e civile, mettendo al centro i territori, le regioni, i popoli".

(Unioneonline/L)

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