Attentato a Reading, dietro il raid l'ombra dell'odio contro i gay VIDEO
Le tre vittime facevano tutte parte di una comunità Lgbt. Flop sulla sorveglianza del killerFacevano tutti e tre parte della comunità gay locale James Furlong, Joe Ritchie-Bennett e David Wails, le tre persone uccise a coltellate nel sanguinoso attacco compiuto sabato in un parco di Reading, storica città dell'Inghilterra meridionale.
Quella sera erano insieme e stavano bevendo una birra quando il 25enne rifugiato libico Khairi Saadallah li ha aggrediti con dei fendenti, ferendo altre tre persone in modo grave.
"James, Joe e David erano dei veri gentlemen - ha detto Martin Cooper, ceo del Reading Pride - miei amici personali e attivi nel gruppo dei Friends of Reading Pride. L'amore unisce, dobbiamo raccoglierci insieme come una comunità".
LE INDAGINI - Per il momento l'antiterrorismo non avanza ipotesi di una matrice omofoba premeditata ma in attesa di sviluppi non si esclude nulla.
Saadallah, arrestato dalla polizia, è accusato di terrorismo nell'ambito di un'indagine che deve peraltro far luce su molti punti oscuri, incluse le sempre più gravi evidenze delle turbe psichiche attribuite al killer. Tra i dettagli emersi nelle ultime ore quello della diagnosi di sindrome da disordine postraumatico, depressione, schizofrenia rivelati ai media da fonti mediche.
Saadallah, arrivato in Gran Bretagna nel 2012 a 17 anni come richiedente asilo e con diversi precedenti, era stato segnalato ai servizi segreti interni dell'MI5 per presunti piani di partenza verso la Siria con intenzioni jihadiste.
Intenzioni che gli 007 - costretti a vigilare su 3.000 presunti radicali nel Regno Unito e 40.000 casi potenziali - avevano infine archiviato come segnale di pericolo non sufficientemente concreto. E invece il pericolo c'era.
(Unioneonline/D)