Nella settimana santa, Papa Francesco ha celebrato oggi la messa a Casa Santa Marta. Occasione per un nuovo messaggio inviato ai fedeli in un'omelia in cui ha parlato di poveri, di vittime delle ingiustizie, dei detenuti e anche di politiche economiche mondiali.

"Le statistiche - ha detto - riassumono così: tanti soldi nelle mani di pochi d tanta povertà nelle mani di molti. Tanta gente è vittima dell'ingiustizia dell'economia strutturale mondiale". La povertà, ha ricordato Francesco, tocca anche il ceto medio: "Tanti poveri del ceto medio vanno di nascosto alla Caritas e provano vergogna. I poveri sono molti più dei ricchi. I poveri li avete sempre con voi dice Gesù. Ma me ne accorgo della realtà nascosta? Di quelli che si vergognano di non arrivare a fine mese?".

"I poveri sono tanti - ha aggiunto -. C'è il povero che non vediamo. La grande quantità sono i poveri nascosti e non li vediamo per la cultura dell'indifferenza che è negazionista. Ce ne sono tanti. Anche se non entriamo in una cultura dell'indifferenza, c'è l'abitudine di vederli come ornamenti di una città ma la grande maggioranza sono poveri vittima di politiche economiche e finanziarie", ma, ha ricordato ancora: "Saremo giudicati per il nostro rapporto con i poveri".

A Buenos Aires, ha raccontato Francesco, c'era una ex fabbrica in cui vivevano circa quindici famiglie con bambini: "Io andai e ho visto che avevano mobili buoni, da ceto medio, ma già non potevano pagare l'affitto". Da qui l'amara riflessione: "I nuovi poveri, l'ingiustizia dell'organizzazione economica li porta così. Li incontreremo nel giudizio e Gesù ci chiederà come va con i poveri. Hai dato loro da mangiare, li hai assistiti? Perché lì ero io".

"Non saremo giudicati per il lusso o i viaggi o l'importanza sociale - il monito del pontefice -, saremo giudicati per il nostro rapporto con i poveri. Se li ignoro, credo che il Signore mi ignorerà nel giorno del giudizio. Gesù ci dice: io sarò presente con i poveri. Questo non è fare il comunista, è il centro del Vangelo".

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata