Le hanno rubato la fede nuziale che portava dal giorno del matrimonio mentre era sul suo letto di morte in ospedale.

Questa la denuncia presentata da una 76enne ricoverata nel reparto Medicina del Belcolle a Viterbo.

"Chiunque sia stato - dice il figlio alla stampa locale - si deve vergognare, derubare una donna in stato incosciente è ciò che di più meschino possa esistere".

L'anello, spiega, non aveva un grande valore economico ma per lui e sua madre era "la cosa più preziosa al mondo".

"Viviamo in una società - conclude - in cui non ci è concesso nemmeno portare una fede al dito in punto di morte".

(Unioneonline/s.s.)
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