Nuova manifestazione a Torino dei "Sì Tav".

In piazza Castello si sono radunati imprenditori, sindacati, categorie produttive, studenti, favorevoli alla Torino-Lione: 94 i Comuni che hanno aderito, da Aosta passando per Milano e Venezia fino ad Ascoli Piceno. In totale, 20mila persone.

Una manifestazione "apartitica e non contro il governo", dicono gli organizzatori del comitato "Sì, Torino va avanti" che lo scorso 10 novembre portarono in piazza 40mila persone.

"Il tema delle infrastrutture non ha e non deve avere, per noi e per tutti, alcuna connotazione partitica. Abbiamo chiamato in piazza chi crede che il futuro del Piemonte, del Nord e dell'Italia non si fermi, che la strada verso l'Europa sia aperta su tutto il territorio, che unisca e non frazioni una nazione, e che le grandi opere continuino ad essere il motore dello sviluppo".

Eppure ci sono anche il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, e della Liguria, Giovanni Toti, la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, l'ex segretario del Pd, Maurizio Martina.

"La piazza di oggi - ha detto Chiamparino - è molto positiva perché è un segno che, come io dico da tempo, questa non è un'opera che interessa solo Torino e Lione ma l'Italia. Quella di oggi è una manifestazione che chiede una cosa sola: che il governo decida e decida rapidamente, basta menare il can per l'aia. La scadenza di Toninelli a fine gennaio non deve essere l'ottava promessa a vuoto del ministro".

"Stiamo parlando - ha aggiunto - di un'opera che si sta già realizzando, di cui fino a ieri alle 13 si erano realizzati 6,2 km di tunnel di base, non di altri scavi complementari. Il governo si assuma adesso la responsabilità di decidere".

E c'è anche una consistente delegazione leghista piemontese.

"Una cosa ridicola", ha commentato poche ore fa il sindaco Chiara Appendino in merito a quest'ultima presenza: "Mi fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo".

"Abbiamo sempre con coerenza sostenuto la nostra tesi, e poi un sorriso allunga la vita", ha ribattuto Salvini che lancia un avvertimento ai colleghi 5 Stelle: o il "no" all'opera sarà ben motivato o si andrà al referendum in caso di bocciatura. "Ridicola lei che non ascolta la città", la pronta risposta del capogruppo consiliare di Salvini, Fabrizio Ricca.

(Unioneonline/D)
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