Non ha pianto Virginia Raggi dopo la sentenza con cui il Tribunale di Roma l'ha assolta nel processo che la vedeva imputata per falso in merito alla promozione di Renato Marra (fratello del suo ex braccio destro ora arrestato Raffaele).

La prima cittadina della Capitale ci ha tenuto a precisarlo in un tweet. "Mi state sommergendo di messaggi di affetto: grazie. Andiamo avanti a testa alta. Dicono che in Tribunale sarei scoppiata in un pianto liberatorio. Non è vero, a un sindaco uomo non lo avrebbero mai detto", ha scritto.

Poi ha aggiunto: "Il dibattito politico non deve trasformarsi in odio". Peccato che non molte ore prima i due leader del Movimento 5 Stelle - Di Maio e Di Battista - insultavano i giornalisti definendoli "infimi sciacalli" e "pennivendoli put...".

(Unioneonline/L)
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