Tutti uniti, nel rispetto del distanziamento sociale, per dire no al trasferimento del servizio di diabetologia e allo smantellamento dell'ospedale "Nostra Signora di Bonaria" di San Gavino. Così oggi nel piazzale di fronte al nosocomio, pazienti, cittadini comuni e sacerdoti hanno dato vita a una grande manifestazione di protesta promossa dall'associazione dei diabetici Fand del Medio Campidano.

Prende subito la parola il presidente del sodalizio, Mattia Orrù: "Il trasferimento della diabetologia a Sanluri è una scelta illogica ed è stato fatto senza consultare mai l'associazione dei diabetici e senza aver incontrato i rappresentanti dei circa 8mila diabetici assistiti a San Gavino. Chiediamo con forza che la diabetologia rimanga in questo paese per numerose motivazioni tra cui la centralità geografica, i frequenti trasporti pubblici e privati, la vicinanza fisica con l'ospedale e i diversi reparti e la presenza della vicina ferrovia. È nato anche un comitato spontaneo di cittadini che hanno espresso il loro dissenso al trasferimento della diabetologia".

Un momento della protesta di questa mattina (foto Pittau)
Un momento della protesta di questa mattina (foto Pittau)
Un momento della protesta di questa mattina (foto Pittau)

Poi la proposta di soluzioni concrete in attesa che vengano messi in sicurezza gli attuali locali: "Chiediamo - conclude Mattia Orrù - che la diabetologia rimanga a San Gavino dove ci sono varie sedi in cui trasferire il servizio come il poliambulatorio a costo zero per la Assl. Siamo pronti a continuare anche con altre forme di protesta per difendere il diritto alla salute di tutti". E a seguire gli altri interventi tra cui quelli dei sindaci del territorio che chiedono con forza che la sede del servizio di diabetologia rimanga a San Gavino e non venga spostata a Sanluri.
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