Troppi problemi di convivenza all'interno della comunità terapeutica in cui si trovava agli arresti domiciliari.

Così Angelo Deidda, 33enne cagliaritano, è evaso. Non per darsi alla macchia, ma per costituirsi e consegnarsi agli agenti.

Meglio il carcere della comunità insomma, se quella comunità è invivibile per via dei pessimi rapporti con gli altri occupanti della struttura.

Deidda si è dunque consegnato in Questura.

È stato lui stesso, dopo l'evasione, a telefonare: "Sono Angelo Deidda, sto ai domiciliari ma lì dentro non riesco a vivere, vengo in Questura a costituirmi".

E poco dopo Deidda è arrivato, gli agenti lo hanno identificato e arrestato.

(Unioneonline/L)
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