La procura di Cagliari ha aperto un fascicolo per accertare se la morte dell'ex assessore comunale al Traffico Filippo Maria Pirisi, avvenuta il 16 febbraio 2018, sia legata alla sospensione di un farmaco, decisa dall'Ats nel novembre 2017, o se si tratti dell'inevitabile decorso della patologia, dovuto anche all'insorgere di una infezione, da cui l'uomo era stato colpito.

Malato di glicogenesi di tipo II, patologia rara e invalidante, Filippo Maria Pirisi per sopravvivere era costretto ad assumere in via endovenosa ogni 15 giorni il farmaco Myozyme. Sapeva quel che faceva: era docente di Chimica farmaceutica e preside della facoltà di Farmacia, nonché direttore e fondatore del dipartimento della Chimica degli alimenti in Sardegna. Ma la somministrazione di quel medicinale era stata interrotta per tre mesi, dalla fine novembre 2017.

Il pm Nicoletta Mari ha avviato l'indagine dopo l'arrivo di un esposto presentato dalla famiglia della vittima. Venerdì si terrà l'incidente probatorio davanti al gip Massimo Poddighe, il cui perito Daniela Concolino della Pediatria universitaria dell'ospedale pugliese dovrà accertare se l'interruzione della terapia sia stata corretta e valutarne l'incidenza su aggravamento e morte del paziente. Due le indagate per omicidio colposo: Maria Antonietta Maioli, dirigente medico del Centro regionale diagnosi e cura della Sclerosi multipla, e Rachele Piras, ricercatrice universitaria, le quali avrebbero suggerito di bloccare la somministrazione del farmaco.

La patologia neuromuscolare che ha colpito Pirisi è conosciuta come "malattia di Pompe": è cronica e spesso mortale. E la terapia passa attraverso quel farmaco, molto costoso e sospeso a novembre 2017 senza informazione preventiva né consenso di paziente e medico curante, i quali avevano chiesto all'Ats di rivedere la decisione per poi avviare una causa civile. Il 6 febbraio 2018 il giudice aveva accolto il ricorso, ma il 4 la Ats aveva deciso di riutilizzare il farmaco. Il paziente però aveva saltato sei infusioni e il primo febbraio l'infezione. Quindi la morte.
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