La discussione in Consiglio regionale sul Recovery Fund slitta a data da definirsi. Il governatore Christian Solinas avrebbe dovuto riferire oggi sui 206 progetti da circa 7 miliardi di euro inviati il 12 dicembre scorso al Governo, ma non si è presentato in Aula.

In programma c'era la discussione di un ordine del giorno relativo alla creazione di una cabina di regia tecnico-politica incaricata di esaminare i progetti per determinarne la coerenza e la fattibilità sulla base delle linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza.

L'argomento era l'individuazione di una struttura di coordinamento e monitoraggio che si occuperà di verificare la corretta realizzazione del Piano nei tempi e le indicazioni dettati dall'Ue.

Solinas, a quanto emerge, non sarebbe andato in Aula per un incontro istituzionale in videoconferenza. Ma questo non è bastato a rasserenare gli animi, in minoranza e in maggioranza.

"Ci state prendendo in giro - ha detto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus - calpestando il semplice diritto di entrare in questa Assemblea e di incidere sulle decisioni care ai sardi. Non è accettabile che a richiesta specifica di conoscere i progetti, questi vengano coperti da 'segreto di Stato'. Il segreto non è previsto per questi documenti, è illegittimo, e fa pensare che ci sia qualcosa che non va. E non è un problema che riguarda solo le opposizioni: oggi tutti i capigruppo di maggioranza hanno ammesso di non conoscere i progetti".

Durissimo anche Giorgio Oppi, leader dell'Udc: "Qui nessuno è fesso. Abbiamo il diritto di visionare tutti i progetti, perché non vogliamo stare qui a fare pagliacciate".

(Unioneonline/s.s.)

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