"Un cavo sotterraneo ad alta tensione tiene in scacco una trentina di agricoltori di Pabillonis, rimasti senz'acqua per i loro campi".

Lo hanno denunciato stamani nelle campagne di Pabillonis le stesse aziende agricole del paese, ma anche la Coldiretti e il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, che ha puntato il dito contro l'Enel, che, a sua detta, non avrebbe risposto alle sollecitazioni per la messa in sicurezza dei cavi, indispensabile per l'esecuzione dei lavori.

Ma l'Enel ha replicato: non abbiamo responsabilità, i lavori si possono eseguire senza alcun spostamento dei cavi.

LA PROTESTA - Circa 300 ettari a nord del centro abitato di Pabillonis, in località riu Mannu e Pardu, sono rimasti da tre mesi senz'acqua a causa di una perdita nella conduttura dell'irrigazione in via La Marmora, che ha costretto il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale a disporne da fine novembre scorso la chiusura per tutto il distretto. "Non possiamo ancora effettuare i lavori di riparazione del guasto, perché sono subordinati a un intervento Dell'Enel", ha spiegato il presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Efisio Perra, "sopra il tubo della condotta dell'irrigazione passano due cavi elettrici ad alta tensione dell'Enel, che non rendono possibile alcun intervento in sicurezza. Abbiamo sollecitato l'Enel, ma ancora nessuna risposta".

Gli agricoltori hanno dato vita stamani a un sit-in davanti ai campi rimasti senza risorsa idrica, presente anche il segretario zonale della Coldiretti Mauro Caria. E hanno detto in un sol coro: "Siamo arrabbiati, non piove da due mesi, non sappiamo cosa fare. L'acqua serve subito". "Gli agricoltori non possono assistere impotenti alla perdita del raccolto per le negligenze e i tempi burocratici - ha affermato il direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba - sono situazioni paradossali, che però mettono a rischio il lavoro di diverse imprese. Chiediamo che si intervenga immediatamente e si ponga rimedio, altrimenti siamo costretti ad azioni di protesta più eclatanti".

L'ENEL - La replica dell'Enel: "Già da ottobre abbiamo partecipato ad un sopralluogo congiunto con il Consorzio di Bonifica e il Comune alla presenza anche del comandante della polizia municipale, per spiegare ancora una volta come non sia necessaria alcuna attività di spostamento delle linee ma una semplice cautela nei lavori di scavo e che l'attività georadar di individuazione dei tracciati dei sottoservizi sia a carico, secondo le norme, di chi gestisce il cantiere. In maniera proattiva ed al fine di favorire una rapida soluzione del problema a fine gennaio abbiamo comunque eccezionalmente provveduto a tracciare il percorso dei cavi sul terreno. Pertanto il Consorzio può sin da subito provvedere ad effettuare i lavori. Come ulteriore forma di collaborazione abbiamo chiesto di essere informati quando inizieranno i lavori per presenziare e operare in maniera coordinata. Nessuna responsabilità pertanto può essere a noi ascritta per il ritardo nei lavori di riparazione della condotta idrica".
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