Riflettori accesi sul tavolo istituzionale permanente sull'Ex Ilva in corso a Taranto.

Nella città pugliese sono arrivati il vicepremier e ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il ministro della Salute Giulia Grillo, il ministro per il Sud Barbara Lezzi e il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli.

"L'accordo con Arcelor Mittal - ha detto Di Maio - è stato ottenuto grazie al lavoro di squadra che ha consentito di non mandare per strada ventimila famiglie. Ora dobbiamo lavorare all'altra fase, alla fase due, quella della riconversione economica".

"Qui nessuno si illude di aver preso il testimone per l'ultima volta, il nostro dovere è quello di dare continuità a un percorso", ha aggiunto, per poi rivolgersi agli enti locali: "Non vogliamo toccare le loro prerogative" anche perché "questo Paese non si governa senza i corpi intermedi e le istituzioni locali, al di là dei colori politici".

Di Maio ha poi citato "la via della Seta" che "non riguarda solo i porti di Genova e Trieste, ma anche i porti del Sud, come Taranto e Gioia Tauro". Ma non solo: "Quello che faremo nei prossimi mesi sarà quello di avviare progetti che possano costituire una ripresa economica del territorio".

Ieri intanto è stato firmato il decreto di nomina dei nuovi Commissari straordinari, dopo le dimissioni dei precedenti: sono Francesco Ardito, avvocato e dirigente della Aqp; Antonio Cattaneo, revisore contabile e responsabile nazionale della divisione Forensic di Deloitte e Antonio Lupo, avvocato.

(Unioneonline/D)
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