C'è anche la Sardegna tra le regioni meridionali che nel 2017 hanno fatto registrare il più alto tasso di sviluppo.

Lo segnala l'ultimo rapporto Svimez 2018, secondo cui l'Isola l'anno scorso ha segnato un +1,9%. Bene anche la Calabria, +2% e la Campania, +1,8%.

Variazioni del Pil, specifica però l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, comunque più contenute rispetto alle regioni del Centro-Nord, se confrontate al +2,6% della Valle d’Aosta, al +2,5% del Trentino Alto Adige, al +2,2% della Lombardia.

In linea generale in Italia nel 2017 il Pil è cresciuto nel Mezzogiorno dell'1,4%, rispetto al +1,5% nel Centro-Nord (+1,5%). L'anno precedente al Sud era aumentato dello +0,8%.

La crescita, si specifica nel resoconto, è legata al forte recupero del comparto manifatturiero (+5,8%), in particolare nelle attività legate ai consumi, e, in misura minore, delle costruzioni (1,7%).

LE PREVISIONI - Per quanto riguarda le previsioni del 2018, è in arrivo secondo la Svimez una nuova forbice tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Rispetto ad agosto, nel 2018 si prevede una minore crescita del Pil italiano: +1,2% invece di +1,5%. Il saggio di crescita del Pil dovrebbe attestarsi all'1,3% nel Centro-Nord e allo 0,8% nel Mezzogiorno.

Gli investimenti crescono in entrambe le aree, ma in maniera più marcata al Nord: +3,8 nel Sud, +6,2% nel Centro-Nord. Ma è soprattutto la riduzione dei consumi totali, che crescono nel Mezzogiorno dello 0,5% e al Centro Nord dello 0,8%, ad incidere maggiormente sul rallentamento meridionale.

Le due aree sono interdipendenti: "La crescita del Mezzogiorno - si legge nel report - al di là della rilevanza dei fattori locali, è fortemente influenzata dall’andamento dell’economia nazionale, e viceversa. La crescita del Centro-Nord, al di là della sua maggiore integrazione nei mercati internazionali, è altrettanto dipendente, per diverse ragioni, dagli andamenti del Mezzogiorno. Lo dimostra il fatto che nel periodo 2000-2016 le due macro-aree hanno condiviso la stessa dinamica stagnante del Pil pro capite: +1,1% in media annua. Secondo i calcoli della Svimez, 20 dei 50 miliardi circa di residuo fiscale trasferito alle regioni meridionali dal bilancio pubblico ritornano al Centro-Nord sotto forma di domanda di beni e servizi".

(Unioneonline/D)
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