Il volley italiano piange una giovane campionessa del suo recente passato.

È morta a 38 anni, a San Donà di Piave (Venezia), Sara Anzanello, ora con la Nazionale azzurra nei Mondiali del 2002.

Sara aveva contratto in Azerbaigian una gravissima forma di epatite. Ha subito un trapianto di fegato e ha lottato per anni, tornando persino a giocare in serie B.

Giocava in una squadra azera quando il 14 marzo 2013 venne ricoverata a Milano per essere sottoposta a un urgente trapianto di fegato per via di un'epatite fulminante.

Con la maglia della Nazionale (Ansa)
Con la maglia della Nazionale (Ansa)
Con la maglia della Nazionale (Ansa)

Ha spinto, sui suoi profili social, fino all'ultima partita la splendida nazionale che ha raggiunto l'argento nei Mondiali appena conclusi: un'impresa fallita all'ultimo ostacolo, quella sua era invece riuscita nel 2002, e resta anche l'unico oro mondiale dell'Italia nel volley femminile.

Centrale di gran talento, Sara Anzanello in carriera ha vinto di tutto: il Mondiale, due coppe del Mondo, un argento europeo, due argenti e tre bronzi al World Gran Prix, competizione in cui ha ottenuto anche il riconoscimento personale di miglior muro. Con la maglia azzurra può vantare 278 presenza.

Ha vinto molto anche a livello di club, ma le è sfuggito per un soffio lo scudetto. Poi l'esperienza azera, quindi la malattia. Che sembrava superata quando - nel 2014/15 - è tornata per un po' a giocare in A2 e B1.

(Unioneonline/L)
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